- In Italia il Match per l'EBU Silver dei Mosca tra Joel Santos e Juan Hinostroza
- A Loreto grande successo per i campionati italiani Youth e le selezioni regionali Elite
- Italia Boxing Team a Sheffield per il Torneo "World Boxing Cup Finals"
- Il 10 gennaio a Osimo Metonyekpon contro Kani per l'EBU SILVER SUPERLEGGERI
- 4 Azzurri e 4 Azzurre Elite per il "World Boxing Cup Finals" di Sheffield
COMUNICATO FPI IN MERITO FATTI DI CRONACA DELLO SCORSO FINE SETTIMANA
L’idiozia annega i sogni.
Federazione, società e tecnici lavorano quotidianamente per esaltare le virtù formative della nobile arte e realizzare i sogni di tanti giovani. Purtroppo, quei sogni a volte sono infranti da gesti inconsulti espressioni delle frustrazioni e della follia umana.
Così capita che un ufficiale di gara venga vigliaccamente aggredito nel corso di un evento pugilistico e, nel bel mezzo di un Campionato Italiano, un giovane pugile sia vittima di beceri epiteti razzisti.
A volte mi domando se la società sia sull’orlo del baratro ma trovo sempre una ragione per rendere positiva la visione del futuro anche grazie agli intramontabili valori dello sport e del nostro pugilato per cui ci battiamo ogni giorno.
Ecco, noi non permetteremo a nessuno di ledere quei sani valori che inducono al rispetto della persona, della sua dignità e soprattutto al rispetto delle norme che regolano la convivenza civile.
Non lo faremo soltanto esprimendo la totale vicinanza agli aggrediti e stigmatizzando e condannando, nella maniera più assoluta, ogni forma di putrida discriminazione di qualsivoglia tipologia.
Parimenti, agiremo con tutte le nostre forze morali per contrastare tali biechi comportamenti che nei fatti accaduti non sembrano direttamente imputabili, mi preme sottolinearlo, a tesserati Fpi.
In tale ottica, sono stati già attivitati i competenti Organi di giustizia federali per appurare, peraltro, se negli episodi qui sinteticamente narrati, ci siano anche responsabilità oggettive di nostri tesserati.
Nel caso in cui questo fosse, verrebbero conseguentemente aperti dei procedimenti, dai citati Organi, volti a giudicare ed eventualmente sanzionare anche atteggiamenti omissivi ovvero di semplice istigazione ai menzionati comportamenti.
Vorremmo, in tal modo, che il movimento pugilistico italiano, ogni società, ogni tecnico e ciascun tesserato, allontanino coloro che si macchino di condotte non degne della nostra nobile arte finanche di un consorzio umano e civile.
Nel contempo, la Federazione continuerà ad essere in prima linea, anche attraverso le moltissime iniziative di inclusione sociale, nella prevenzione e contrasto di ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale dei nostri tesserati.
Tutto affinché il sogno di un mondo migliore non sia solo un’utopia.
Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D’Ambrosi